In risposta al primo caso di polio in 25 anni, è iniziata una campagna di vaccinazione su larga scala a Gaza, mirata a circa 640.000 bambini in mezzo al conflitto in corso. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che Israele ha accettato pause limitate nei combattimenti per facilitare l'iniziativa sanitaria, mirando a prevenire un'epidemia nella zona colpita dalla guerra. La campagna, sostenuta dalle autorità sanitarie palestinesi e dalle agenzie delle Nazioni Unite, prevede di operare otto ore al giorno fino al 9 settembre, iniziando nella zona centrale di Gaza prima di spostarsi nelle regioni settentrionali e meridionali più gravemente colpite. Questa emergenza sanitaria si sviluppa mentre Gaza affronta gli impatti devastanti della guerra, tra cui significative vittime civili e la distruzione delle infrastrutture critiche.
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